Quaresima
Noi sappiamo che ogni vita è vocazione e che ad ogni vocazione è legata una particolare missione da compiere.
Fin dall’inizio della storia della salvezza Dio ha chiesto agli uomini la loro collaborazione per realizzare il suo progetto di salvezza a beneficio dell’umanità.
Nell‘Antico Testamento sono stati chiamati i patriarchi e i profeti, nel Nuovo Testamento lo stesso Gesù e gli apostoli.
Ma Dio continua ancora oggi a chiamare uomini e donne perché collaborino alla costruzione del suo regno nel mondo e facciano conoscere alle persone di tutto il mondo il suo messaggio di amore e di pace.
Perciò la Chiesa, sull’esempio di Gesù, ogn’anno ci invita a meditare sul mistero della chiamata di Dio. 40 giorni – sono previsti, ma decidi tu quanto tempo offri a questa riflessione.
Con il Mercoledì delle Ceneri abbiamo iniziato il cammino quaresimale.
L’imposizione delle ceneri ci ha ricordato: “Ricordati che sei polvere, e in polvere tornerai”. Questa formula ci riporta al momento della creazione, quando Dio “plasmò l’uomo con polvere del suolo” (Gen 2,7). La polvere/cenere è l’immagine della nostra condizione umana, resa debole e fragile dal peccato. È anche l’immagine che ci ricorda il nostro ritorno alla terra “perché dalla terra sei stato tratto: polvere tu sei e in polvere ritornerai” (Gen 3,19). Ma forse di più ci è rimasta nelle orecchie la frase di Gesù: “Convertitevi, e credete al Vangelo” come un invito.
Il nostro Maestro ci propone di esercitare le opere penitenziali: digiuno, elemosina e preghiera. Esse in questo periodo vanno prese sul serio.
Cari fedeli, la vita cristiana esige l’autentico coinvolgimento di tutta la nostra persona: pensieri, desideri, corporeità, comunione e relazione con gli altri e con Dio.
Buona Quaresima 2023
Riccardo, diacono
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