Notte di luce
Chi di noi non ha avuto, almeno una volta, paura della notte? La notte è sempre la stessa, ma noi la vediamo in modo diverso.
Una notte estiva dove sentiamo i grilli e vediamo le lucciole ci dà la pace e serenità. Una notte nebbiosa in qualche città del nord ci fa provare freddo e isolamento.
La notte del centro della città può essere festosa, mentre quella di un borgo della periferia, poco illuminato, può suscitare anche terrore.
Molte persone lavorano di notte per noi, altre si danno a traffici poco puliti, altre ancora incontrano Dio nel silenzio della notte, pregando. La notte concentra in sé tutte le condizioni della vita.
Per gli uomini la notte ha sempre avuto un significato particolare. Con suo silenzio esprime qualcosa di magico. Per gli Ebrei la notte era il tempo della riflessione. Molti rabbini meditavano la Bibbia di notte per scoprire significati che di giorno la mente non riusciva a capire. Il mistero e la magia della notte venne subito vista come il tempo preferito da Dio.
Di notte l’uomo si riposa dalle fatiche del giorno. È troppo stanco per agire. Non ce la fa. Deve cedere il passo a qualcun altro. Questo è il tempo in cui Dio può intervenire, perché l’uomo si mette a parte.
Per l’evangelista Luca, dunque, la nascita di Gesù non poteva che avvenire di notte. Il tempo preferito da Dio per fare qualcosa per l’uomo.
Ecco cari lettori, i nostri fratelli tedeschi cantano il canto preferito: “Stille Nacht, heilge Nacht…” e noi cantiamo “Notte di luce colma l’attesa! Notte di speranza: Vieni Gesù! Verbo del Padre, vesti il silenzio…. Sia gloria nei cieli sia pace quaggiù!…” Vorrei invitarvi: (se possibile) venite anche la notte nella vigilia per gustare questo bellissimo sentimento di notte santa.
“Venite, fedeli, l’angelo ci invita… venite adoriamo il Signore Gesù…”
A tutti voi e ai vostri cari, anche a nome del Consiglio Pastorale un Buon e Santo Natale 2019
I vostri: Don Bernardo e Diacono Riccardo
DAS KÖNNTE SIE AUCH INTERESSIEREN:
» weiterlesen
» weiterlesen
» weiterlesen