30. November 2023 um 13:32

Un‘era è terminata ….

Dall’estate 1992, dunque da ben 30 anni, Ryszard Rzesny più conosciuto come il diacono Riccardo, è attivo nella nostra unità pastorale.
All’inizio il nostro neo teologo e papà era un attivo collaboratore della Missione Cattolica Italiana. Non passò molto tempo e Riccardo intraprese la strada della consacrazione e seguì autonomamente la diventata comunità S. Caterina da Siena e divenne un punto di riferimento per i cattolici di madre lingua italiana.
Battesimi, funerali, predicatore nelle messe domenicali, erano il nocciolo del suo servizio. Durante il suo lavoro sono nati gruppi comunitari come il gruppo dei papà, unico nel suo genere, l‘esemplare gruppo dei 50 in su. Inoltre si aggiungeva il lavoro nel vigneto del Signore: la preparazione al matrimonio, conversazioni, pubbliche relazioni, crescita della comunità, organizzatore, consulente e amico con un orecchio sempre aperto e pronto, gruppo dei chierichetti, pellegrinaggi, accompagnatore di tutte le iniziative pastorali…. insomma un tuttofare.
In molti si chiederanno se veramente c’è bisogno di una comunità italiana 60 anni dopo che arrivarono in Germania i primi lavoratori stranieri e poi di seguito le loro famiglie. Si dice: in un paese straniero, la fede diventa casa. L’approccio culturale è solo una parte della risposta. D’altra parte la cura pastorale è profondamente legata con il comprendere e l’essere compreso. Così è importante che ci sia un pastore di riferimento per il più di mille persone cattoliche di origine e lingua italiana a FN e Oberteuringen. Riccardo si è reso meritevole come unico diacono nell’unità pastorale per i madrelingua e per lo sviluppo di modelli molto efficienti.
Lui e la sua presenza ci mancheranno e diciamo con grande stima GRAZIE per una vita dedicata alla attività pastorale. Naturalmente anche a Chantal, perché si sa: dietro un buon diacono si nasconde una moglie di ferro.
Intanto gli concediamo una piccola parentesi.. e se il neo pensionato avrà ancora voglia, ci rivedremo,.. chissà..

Don Bernardo, Decano

 

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