„Tre gioie“ da valutare
Dopo il mio ritorno a FN mi sono chiesto: quale gioia era più grande? La prima: il pensiero che finalmente possiamo partire in vacanza? La seconda: sul posto della predestinazione, oppure la terza: la gioia di rientrare a casa mia? Che ne pensate? Io per me, penso che tutte tre si intrecciano e fanno un quadro completo. Per causa del Covid, abbiamo aspettato abbastanza lungo per poter partire, perciò la gioia era forse più grande degli anni passati. La seconda, sul posto scelto/desiderato, la diversità dei paesaggi, il profumo del mare, fare il bagno, essere sdraiato sulla spiaggia, le belle passeggiate, i belli tramonti…buona cucina degli altri paesi, “chillen” come dicono i giovani, ci ha fatto taaanto bene, ci ha dato la gioia. Ma, la nostra vita, non è composta solo dalle vacanze, bisognava tornare sul posto di lavoro, a casa tua, dove finalmente ti aspetta il letto comodo, dove i vicini ed amici locali con curiosità ti fanno tante domande e condivono le loro nuove esperienze. Anche questa è la gioia. Dobbiamo dirci come si esprimono i romani a Roma:
“A ragà, dobbiamo ripartire di nuovo”. 😊
Siamo una comunità, la quale ci unisce, ci avvicina durante le nostre messe, i nostri incontri. Anche qui vivremo tante “gioie” insieme, senza dimenticare i momenti grigi (le nostre lamentele, litigi… ecc.) Essere cristiani significa confrontare tutto questo con gli occhi di Gesù, oppure se volete con gli occhi del Padre misericordioso ed andare avanti! Dobbiamo avvicinarsi alle persone che hanno perso una persona cara durante questo periodo festivo, dobbiamo aprire gli occhi ai bisognosi/poveri, dobbiamo pregare di più insieme, non solo a casa o da soli… Non e poco come programma. Però sempre con il fiato che ci permette (penso agli anziani e malati).
Mi torna di nuovo il canto, che tantissime volte abbiamo cantato insieme: “Camminerò, camminerò, sulla tua strada Signore, …” oppure “Camminiamo sulla strada che hanno percorso i santi tuoi…”
Buona ripartenza insieme !
Il vostro
Riccardo, diacono
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