Pasqua 2022
Cari fratelli e sorelle,
Per quasi due anni la parola „Corona“ è stata quasi onnipresente nella nostra vita quotidiana. Il modo di vivere impostoci dal virus sembra volgere al termine e credo che tutti noi stavamo cominciando a gioire per la fine della pandemia: finalmente non avremmo più sentito „Greenpass„, „Restrizioni„, „Chiuso„…. Purtroppo altre parole sembrano sostituire il „Corona“, e non sono quelli pieni di gioia e speranza che volevamo sentire: „Guerra“, „Crisi energetica„, „Incertezza sul futuro“ sono le nuove minacce che popolano il nostro orizzonte.
Forse non ce ne siamo accorti, ma anche una parola molto importante era assente in tutte le chiese cattoliche dal mercoledì delle ceneri fino al sabato santo:
Durante la preparazione alla Pasqua la Chiesa si astiene dal pronunciare quel grido di trionfo e di gioia (che significa „lode a Dio„) per meglio unirsi al mistero della Passione di Cristo. Il Sabato Santo questa parola sarà ascoltata di nuovo e diventerà il motto della vittoria di Gesù Cristo sulla morte e sul male:
Alleluia
Cari fratelli e sorelle, in questi tempi turbolenti di guerra, crisi e incertezza, è umanamente difficile vedere un alleluia alla fine di questa Quaresima che sembra non finire mai. Unendoci nella preghiera e nell’azione con i nostri fratelli bisognosi in Ucraina, pregando anche per coloro che causano tanto male e sofferenza, ci uniamo alla missione di Cristo e lo rendiamo presente in mezzo ai nostri fratelli. La nostra speranza? Proprio come con il Signore, la morte, la sofferenza e il male non avranno l’ultima parola; e come nella Quaresima, un alleluia deve essere il canto che ci incoraggia a continuare a lottare.
Nella speranza di quell‘alleluia che speriamo rifletta presto nel mondo la Pace e la normalità a cui aspiriamo, a nome del nostro parroco Don Bernardo, del nostro caro diacono Riccardo, e mio (Vicario) vi auguriamo una felice e santa Pasqua!
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