Testimoni di Cristo risorto, anche in Pandemia!
Chiediamo ai nostri anziani, quelli che hanno vissuto la seconda guerra mondiale…guardiamo la storia anche nel tempo passato…, la Chiesa, in “tutti tempi”, seguendo “l’Anno Liturgico”, rivive gli avvenimenti del nostro Maestro. Anche durante la pandemia, cari fedeli, noi viviamo il tempo pasquale! La festa più grande e più importante per noi cristiani, la festa della Risurrezione nella chiesa cattolica si festeggia per 50 giorni. Con la sua conclusione alla festa della discesa della Spirito Santo = la Pentecoste. Non è esagerato, così lungo? Non lo so. Oltre gli accenni storici delle feste ebraiche, e i simbolismi, se leggiamo bene nella Bibbia capiremo forse meglio la durata. Gli apostoli hanno perso la guida, il loro Maestro, amico, difensore… Avevano paura di finire nella stessa maniera, anche se prima stando con loro Gesù gli spiegava come accadrà. Mi pongo alcune domande: erano migliori di noi, non lo so? Perché durava così lungo? Perché i discepoli si erano convinti, che non era finita col loro Maestro. Rimane forse un segreto. Ora sappiamo: Lui è risorto, Lui è vivo, è vivo in mezzo a noi. Ecco fra poco, le letture dell’Ascensione ci diranno: “uomini di FN, perché state a guardare in cielo? Questo Gesù, “verrà allo stesso modo in cui l’avete visto andare in cielo..” Poi alla Pentecoste ci dirà di nuovo: “Pace a voi! …Ricevete lo Spirito Santo”, cioè ci rende nuove creature, capaci di testimoniare, non impaurite ma coraggiose. “Io sono con voi tutti i giorni”, dice il Signore – anche in Pandemia. “Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede in me…” (Gv14,1)
Dopo la Pentecoste – se le regole ci permettono – andiamo sulle strade dietro l’ostensorio, al Corpus Domini, cantando: “T’adoriam, Ostia divina…” La Domenica successiva – Santissima Trinità – riconosciamo e professiamo, che crediamo in un Dio – Trinitario. Ecco il nostro “Credo”- steso sulle nostre settimane e mesi dell’anno. Per non rimanere “tiepidi” nel nostro credere, dobbiamo invocare lo Spirito di Dio. Cari, abbiamo bisogno, sempre di rinnovare la richiesta dello Spirito per noi stessi, per le nostre famiglie, per la nostra comunità, per i sacerdoti, i vescovi…, per tutta la Chiesa.
“Vieni datore dei doni, vieni luce dei cuori…Senza la tua forza, nulla è nell’uomo, nulla senza colpa… Lava ciò che è sordido, bagna ciò che è arido, sana ciò che è gelido, drizza ciò che è sviato. (Cfr. Sequenza di Pentecoste). Oppure possiamo anche cantare il nostro canto dal libretto: “Vieni, vieni Spirito d’amore ad insegnar le cose di Dio, vieni, vieni Spirito di Pace a suggerir le cose che lui ha detto a noi…”
Se lo chiediamo – Lui verrà e anche senza accorgerci veramente saremo i suoi testimoni, saremo la luce del mondo, proprio in questo tempo difficile della Pandemia Buona Pentecoste!
Diacono Riccardo
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