Natale 2020
Cari fedeli della comunità italiana, quest’anno è stato un periodo di prova per la maggior parte di noi. L’incertezza sul futuro, il confinamento, le difficoltà economiche, la solitudine e la morte dei propri cari sono diventati parte della nostra realtà quotidiana. Un piccolo virus ha scosso il mondo che conoscevamo, e ora ci mancano le cose che prima non apprezzavamo al massimo: il privilegio di una riunione di famiglia, la gioia di frequentare le lezioni all’università, il piacere di cantare a viva voce in chiesa la domenica… Quello che davamo per scontato, è diventato quello che ora bramiamo con entusiasmo, quello che possedevamo senza valorizzarlo, è diventato l’oggetto dei nostri più cari desideri. In mezzo al nostro disgusto e al nostro dolore, alziamo lo sguardo al cielo e vediamo un raggio di speranza: la stessa “stella” che ha brillato a Betlemme per la nascita del Salvatore sarà visibile per la prima volta dopo 800 anni! Sì, questo Natale potremo vedere un raro allineamento astronomico simile a quella che videro i Re Magi. L’ultima volta è accaduto nel anno 1226 e la prossima sarà verso il 2080. Forse è una pura coincidenza, ma ciò che è certo è che, guardando quella “stella” il 21 dicembre o contemplando qualsiasi segno che possa accendere la fiamma della speranza nei nostri cuori, ci aiuterà a uscire da una catastrofe esistenziale ancora più dannosa della COVID-19: dimenticare che abbiamo già tutto il necessario per gioire sempre nel Signore: Poiché il fico non fiorirà, non ci sarà più frutto nelle vigne; ma io mi rallegrerò nell’Eterno, esulterò nell’Iddio della mia salvezza. L’Eterno, il Signore, è la mia forza; egli mi farà camminare sui miei alti luoghi. (Abacuc 3).Dio nella nostra vita è una delle più grandi fonti della nostra gioia, è un orizzonte che ci riempie di speranza se siamo in grado di riconoscere la Sua presenza nelle piccole cose: il sorriso di un bambino, la preghiera di una nonna, l’amore di una madre, la luce di una stella… Se viviamo nell’Eucaristia, nel ringraziamento per tutte le cose buone che abbiamo ricevuto, se viviamo da veri cristiani: la solitudine sarà superata dal dono della nostra presenza e il nostro aiuto, il confinamento diventerà uno spazio di preghiera e di riflessione su ciò che vogliamo fare della nostra vita, le difficoltà economiche nelle opportunità di investire in ciò che vale veramente la pena, la morte nella resurrezione, il virus nella possibilità di iniziare una nuova vita…
A nome di Don Bernardo, del nostro caro Diacono Riccardo e mio (Vicario), vi assicuriamo le nostre preghiere e vi auguriamo un felice e santo Natale e un prospero anno post-COVID 2021!
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