10. September 2019 um 11:44

Allora? La batteria è stata caricata? Possiamo ripartire ?

“Chi non ride è fuori moda”, così suonava la pubblicità nella RAI negli anni 80-ta (i miei tempi dello studio a Roma). Inizio, cari fedeli con questa battuta: “La batteria è stata caricata? Possiamo ripartire?”, riferendomi all’articolo scritto prima delle vacanze. Forse alcuni di voi stanno ancora al riposo in diversi posti d’Europa?

Ripartire, come? Di nuovo sto allo stesso posto (seconda patria). Sempre lo stesso capo, colleghi di lavoro, i nostri vicini, le infermità del mio corpo non sono passate, non sono totalmente guarite…

Non serve estremità. Dobbiamo vedere il mezzo bicchiere pieno, non vuoto! Iniziare con gioia, che spero abbiamo ricevuto dopo il colloquio con il nostro Maestro durante il nostro riposo. Sorelle e fratelli, siamo incoraggiati dal nostro papa Francesco: „ Gaudete et exultate“ („Gioite ed esultate“), nella sua esortazione apostolica. Il Consiglio Pastorale durante la clausura, ha preso conoscenza di questo documento, ma vale per tutti i fedeli nel mondo. Il Papa ci invita alla santità. Potete dirmi, ma come al giorno d’oggi si possa raggiungere questo livello, ma il Papa lo spiega con la sua semplice abilità di espressione. Ci ricorda che tutti siamo chiamati alla santità attraverso la vita e le azioni ordinarie. Ritornare alla semplicità e godere delle piccole cose accorgendoci di esistere, di essere nel nostro piccolo una parte di Dio. Anche con le nostre imperfezioni. Non esiste una società perfetta, come si cerca di raggiungere al giorno d’oggi. La perfezione non consiste nell’avere e possedere tutto ciò che si desidera solo per riempire un vuoto che di conseguenza si allarga sempre più. No, non è questo. Bisogna risvegliarsi da questa specie di coma e riuscire a discendere le cose per combattere la corruzione spirituale. Come? Non è facile ma con l’aiuto della preghiera si può superare ogni incertezza… -praticare l’umiltà, non giudicare ma rispettare gli altri e soprattutto non usare i social media per denigrare qualcuno e compiacersi di aver distrutto la sua immagine… – sono solo alcuni dei consigli che il Papa ci trasmette.

Il papa pensa a tutti noi, sta accanto a noi nel nostro cammino! Prega per noi e chiede la preghiera per lui. Ho letto il suo nuovo documento= lettera, che ha scritto il 29.06.2019 “AL POPOLO DI DIO CHE È IN CAMMINO IN GERMANIA (da consigliare a leggere). Cito.: “In questo clima e con la convinzione che il Signore «sempre può, con la sua novità, rinnovare la nostra vita e la nostra comunità», desidero avvicinarmi e condividere la vostra preoccupazione riguardo al futuro della Chiesa in Germania. Siamo consapevole che non viviamo solo un tempo di cambiamenti ma un cambiamento di tempo che risveglia nuove e vecchie domande con le quali è giusto e necessario confrontarsi. Situazioni e interrogativi di cui ho potuto parlare con i vostri pastori nella passata visita Ad limina e che sicuramente continuano a risuonare in seno alle vostre comunità. Come in quella occasione, vorrei offrivi il mio sostegno, stare più vicino a voi per camminare al vostro fianco e promuovere la ricerca per rispondere con parresia alla situazione presente…” mi sembra importante non perdere di vista quello che «la Chiesa ha insegnato numerose volte: che non siamo giustificati dalle nostre opere o dai nostri sforzi, ma dalla grazia del Signore che prende l’iniziativa». Senza questa dimensione teologale, nelle diverse innovazioni e proposte che si realizzeranno, ripeteremo ciò che oggi sta impedendo, alla comunità ecclesiale, di annunciare l’amore misericordioso del Signore. Il modo in cui si affronterà la situazione attuale determinerà i frutti che si svilupperanno in seguito. Per questo chiedo che si faccia in chiave teologale affinché il Vangelo della Grazia, con l’irruzione dello Spirito Santo, sia la luce e la guida per affrontare queste sfide. Ogni volta che la comunità ecclesiale ha cercato di uscire da sola dai suoi problemi, confidando e focalizzandosi esclusivamente sulle proprie forze o i propri metodi, sulla sua intelligenza, la sua volontà o prestigio, ha finito con l’aumentare e perpetuare i mali che cercava di risolvere..”          “…Cari fratelli e sorelle, so della vostra costanza e di quello che avete sofferto e soffrite, senza venir meno, per il nome del Signore; so anche del vostro desiderio e voglia di ravvivare ecclesialmente il primo amore (cfr. Ap 2, 1-5) con la forza dello Spirito, che non spezza la canna incrinata, né spegne uno stoppino che arde debolmente (cfr. Is 42, 3), affinché nutra, vivifichi e faccia fiorire il meglio del nostro popolo. Desidero camminare e camminare al vostro fianco, con la certezza che, se il Signore ci ha ritenuti degni di vivere questo momento, non lo ha fatto per mortificarci o paralizzarci di fronte alle sue sfide, ma per far sì che la sua Parola, ancora una volta, provochi e faccia ardere il cuore come lo ha fatto con i vostri padri, di modo che i vostri figli e le vostre figlie abbiano visioni e i vostri anziani tornino a fare sogni profetici (cfr. Gl 3, 1). Il suo amore «ci permette di alzare la testa e ricominciare, con una tenerezza che mai ci delude e che sempre può restituirci la gioia. Non fuggiamo dalla risurrezione di Gesù, non diamoci mai per vinti, accada quel che accada. Nulla possa più della sua vita che ci spinge in avanti!» E, per favore, vi chiedo di pregare per me….”

(papa Francesco-29.06.19.)

 Ripartiamo allora insieme, incoraggiati dal Santo Padre, e con la preghiera al nostro Padre celeste, non possiamo sbagliare! Buon cammino J !!!

Riccardo, diacono

 

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