Testimoni di Cristo risorto nei nostri tempi!
Ogni anno, in modo particolare nel Tempo di Pasqua, la Chiesa ci invita a credere in Cristo risorto e a testimoniare la sua presenza tra noi. Questo è solo uno slogan o una realtà che ci poniamo in questi giorni…? Ai nostri tempi, l’avvenimento preso dalla Bibbia in cui si racconta dei discepoli incamminati verso Emmaus che non hanno riconosciuto il loro Maestro – “Il Risorto”, ci sembra forse così lontano. Disse loro: «Stolti e lenti di cuore a credere in tutto ciò che hanno detto i profeti! Non bisognava che il Cristo patisse queste sofferenze per entrare nella sua gloria?». E, cominciando da Mosè e da tutti i profeti, spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a lui. Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero. Ma egli sparì dalla loro vista. Ed essi dissero l’un l’altro: «Non ardeva forse in noi il nostro cuore mentre egli conversava con noi lungo la via, quando ci spiegava le Scritture?». “Egli sparì…”, per tornare dal Padre e ci ha promesso il Consolatore (lo Spirito Santo=la Pentecoste). Non solo ha promesso, ma ha anche mantenuto la sua parola. Ha mandato lo Spirito Santo, per farci diventare i coraggiosi testimoni di Cristo, della fede. Il Suo desiderio era di inondarci di quell’amore senza limiti, dimostrato col sacrificare per noi la sua vita umana e col farci partecipi della sua vita divina. Ha mandato lo Spirito Santo, per farci diventare i coraggiosi testimoni di Cristo, della fede. Ci siamo?…. Alcuni si, altri no… Il successore di Pietro dei nostri tempi, il papà Francesco, lo è.
All’inizio del mese di maggio ha scritto una nuova Lettera apostolica in forma di “Motu proprio” (7 maggio 2019) -“Vos estis lux mundi”= “Voi siete la luce del mondo”. La lettera e le norme che sono scritte, è dedicata in prima linea ai chierici, ma la sua introduzione vale la pene di essere citata a tutti. Il Pontefice scrive:
«Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città che sta sopra un monte» (Mt 5,14). Nostro Signore Gesù Cristo chiama ogni fedele ad essere esempio luminoso di virtù, integrità e santità. Tutti noi, infatti, siamo chiamati a dare testimonianza concreta della fede in Cristo nella nostra vita e, in particolare, nel nostro rapporto con il prossimo.
I crimini di abuso sessuale offendono Nostro Signore, causano danni fisici, psicologici e spirituali alle vittime e ledono la comunità dei fedeli. Affinché tali fenomeni, in tutte le loro forme, non avvengano più, serve una conversione continua e profonda dei cuori, attestata da azioni concrete ed efficaci che coinvolgano tutti nella Chiesa, così che la santità personale e l’impegno morale possano concorrere a promuovere la piena credibilità dell’annuncio evangelico e l’efficacia della missione della Chiesa. Questo diventa possibile solo con la grazia dello Spirito Santo effuso nei cuori, perché sempre dobbiamo ricordare le parole di Gesù: «Senza di me non potete far nulla» (Gv15,5). Anche se tanto già è stato fatto, dobbiamo continuare ad imparare dalle amare lezioni del passato, per guardare con speranza verso il futuro…”
Allora abbiamo bisogno, sempre di rinnovare la richiesta dello Spirito per noi stessi, per le nostre famiglie, per la nostra comunità, per i sacerdoti, i vescovi…, per tutta la Chiesa. Il giorno di Pentecoste si avvicina! Preghiamo questa preghiera: “Vieni datore dei doni, vieni luce dei cuori…Senza la tua forza, nulla è nell’uomo, nulla senza colpa… Lava ciò che è sordido, bagna ciò che è arido, sana ciò che è gelido, drizza ciò che è sviato. (Cfr. Sequenza di Pentecoste). Possiamo anche cantare il nostro canto dal libretto: “Vieni, vieni Spirito d’amore ad insegnar le cose di Dio, vieni, vieni Spirito di Pace a suggerir le cose che lui ha detto a noi…”
Se lo chiediamo – Lui verrà e anche senza accorgersi veramente saremo i suoi testimoni, saremo la luce del mondo! Buona Pentecoste!
Diacono Riccardo
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