29. November 2018 um 08:34

Avvento

Cari lettori, oggi nessuno ha il tempo di aspettare!

Se vogliamo comprare qualcosa, ci sediamo davanti al computer e via internet ordiniamo l’articolo desiderato; se abbiamo fortuna il giorno dopo arriva a casa nostra. Costa meno e non perdiamo tempo in giro per negozi. Oppure, come propone anche Amazon, se acquistiamo al “Black Friday” avremo sconti pazzeschi!

Aspettare però fa parte del nostro quotidiano: il caffè deve uscire dalla caffettiera, i spaghetti devono cuocere per 11 minuti, le lasagne al forno…. Ma la cosa più bella è aspettare qualcuno che si ama, o in meglio aspettare la nuova vita.

Qui sicuramente le coppie possono darne testimonianza. Quanti aspettano di avere un figlio e non viene… Ma se si desidera avere un bambino, aspettare ha molto valore. Molto importante! Si esercita la pazienza nella speranza! Nel momento in cui si ottiene la notizia dal ginecologo che è sbocciata la vita, ecco, da quel giorno inizia il tempo di attesa.

I più curiosi vogliono sapere il sesso, a volte è possibile, altre no… Si attende in silenzio… i primi mesi è un segreto e poi si annuncia la lieta notizia ai familiari ed amici. Bisogna però aspettare nove mesi, come ha deciso il Creatore! Le mamme possono descrivere i momenti di questa attesa.

Anche i mariti, i futuri papà, hanno un loro modo di partecipare a questa gioiosa attesa! Il giorno preciso non si sa, è impreciso… E poi, i genitori possono confermare, attestare quale gioia dirupa in questo giorno, in cui la creatura viene al mondo. Immagino che Maria e Giuseppe, i genitori di Gesù, abbiano gustato pure questa gioia, anche se avevano enorme difficoltà nei primi periodi della loro vita da coppia.

Cari fedeli, la Chiesa ogni anno ci invita ad esercitare questa attesa! Qui si tratta di attendere il nostro Salvatore=Emmanuele, che significa Dio con noi. Lui è già venuto, ma ogni anno lo aspettiamo di nuovo, perché le nostre preparazioni non sono sufficienti, non sono adeguate al livello Divino.

Lui ogni anno vuole nascere di nuovo nei nostri cuori però aspetta che lo desideriamo, che lo vogliamo, che prepariamo il luogo per accoglierlo: il cuore. “Il verbo, si fece carne…” dice la Bibbia. Allora, quasi si potrebbe riceverLo subito, come nell’internet dopo “il click” sulla “tastiera“ del nostro cuore. Lui vuole qualcosa di più, la nostra libera decisione, il nostro concreto “sì”, la nostra riflessione sul nostro “click”.

Nella Chiesa latina, con un rito romano, la nostra attesa dura quattro settimane. Non sono nove mesi, ma è più che sufficiente per esprimere nel silenzio del mio cuore la frase: “Vieni Signorie, Gesù, ti aspetto…” Dal quel momento, via “internet spirituale”, riceviamo attraverso il suo “Consolatore” la Pace nel cuore e poi nel giorno della nascita la grande Gioia! E qui non ci sta la premura di aspettare di ricevere il pacco il giorno dopo.

Si sa, che Lui viene, e questo basta. È bello attendere il grande Amore, che è il nostro Salvatore.

Buona attesa a tutti e tanta gioia nel “Giorno dell’arrivo”, che è Natale del Signore.

Riccardo, diacono

 

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